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Corriere della Sera 1.10.2018: … nel mirino gli iter amministrativi

LE INDAGINI
Stadio della Roma, nuove inchieste: nel mirino gli iter amministrativi
La prima riguarda la mancata approvazione in Consiglio comunale del verbale conclusivo della Conferenza dei servizi. L’altra si concentra sul sospetto di lacune burocratiche commesse nel corso dell’iter procedimentale a favore di Luca Parnasi

di Giulio De Santis

Sullo stadio della Roma sono state aperte due nuove inchieste. Entrambe con l’accusa di abuso d’ufficio. La prima riguarda la mancata approvazione in Consiglio comunale del verbale conclusivo della Conferenza dei servizi. Per l’assenza del passaggio del testo nell’aula Giulio Cesare è stata denunciata la sindaca pentastellata Virginia Raggi, che tuttavia ancora non è stata iscritta nel registro degli indagati. L’altra indagine si concentra sul sospetto di lacune burocratiche commesse nel corso dell’iter procedimentale a favore di Luca Parnasi nella formazione del progetto uscito dalla seconda Conferenza dei servizi.

I nuovi filoni d’indagine si sommano all’inchiesta sull’arresto del costruttore, accusato di aver corrotto funzionari pubblici per ottenere provvedimenti ad hoc nella realizzazione dello stadio. Tuttavia con le due nuove indagini a finire sotto inchiesta per la prima volta è l’iter amministrativo, finora rimasto estraneo agli accertamenti della procura sul presunto giro di mazzette elargite da Parnasi, presidente di Eurnova, società proprietaria dei terreni di Tor di Valle sui cui dovrebbe sorgere l’impianto. Le verifiche sono destinate a intrecciarsi con i controlli condotti dagli uffici del Campidoglio, con presumibile ulteriore rallentamento al via libera per la realizzazione dello stadio.

A sollevare l’esistenza di vizi è stata l’associazione «Tavolo della libera urbanistica» rappresentata dall’avvocato Edoardo Mobrici. La prima inchiesta per abuso d’ufficio che vede denunciata la sindaca è stata affidata al pubblico ministero Elena Neri. Nell’esposto si ricorda quello che è accaduto a gennaio scorso, quando la Conferenza dei Servizi invia al Campidoglio il parere favorevole al progetto. A quel punto, secondo i denuncianti, il verbale deve essere approvato, o respinto, dal Consiglio Comunale. A supporto della tesi, si ricorda quanto riportato sulla pagina online del Dipartimento della programmazione e dell’attuazione urbanistica dove è scritto che, in ottemperanza a un articolo di legge dello scorso anno, «il verbale conclusivo della Conferenza dei Servizi (…) è trasmesso al Sindaco, che lo sottopone all’approvazione del consiglio alla prima seduta utile». Lo scopo è consentire un dibattito sulla necessità della variante urbanista. E invece il 12 aprile viene pubblicato il progetto, poi subito depositato – senza il passaggio in Consiglio comunale – presso l’Albo Pretorio. Secondo i denuncianti, la sindaca in questo modo avrebbe favorito il progetto di Parnasi sottraendolo al controllo dell’Assemblea, demandata a verificare la congruenza dell’adeguamento di Eurnova alle prescrizioni della Conferenza.

La seconda inchiesta per abuso d’ufficio, anch’essa allo stato senza indagati, è affidata invece all’altro pubblico ministero Barbara Zuin, già titolare dell’indagine sul sospetto giro di tangenti elargite da Parnasi. La prima carenza individuata dai denuncianti riguarda il «Ponte dei Congressi». La sua costruzione è prevista in tre anni, senza però indicare la data di partenza dell’opera, giudicata essenziale nel progetto Stadio per questione di viabilità: la mancanza dell’indicazione violerebbe – almeno per i denuncianti – il Testo unico sull’edilizia che imporrebbe di far coincidere l’inizio dei lavori tra stadio e ponte. Altra lacuna: il mancato rispetto della normativa idrogeologica. L’area di Tor Di Valle è considerata R3, cioè ad alto rischio idrogeologico. La procedura corretta per costruire richiederebbe il declassamento a R2, come fatto per l’aggiornamento del bacino nel tratto tra Castel Giubileo e la foce. Operazione possibile, per il denunciante, ma mettendo prima in sicurezza la zona. Passaggio non previsto nel progetto. Infine si lamenta che la «Sul» (Superficie utile lorda) è stata calcolata con indice di «Et» (Edificabilità territoriale) favorevole a Eurnova per agevolarla negli espropri e concederle più metri cubi.

1 ottobre 2018 | 07:16

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