Corriere della Sera 17.10.2018: … E il condono è falso
Gli approfondimenti giudiziari sulla trasformazione in appartamenti del complesso Uci Cinema di viale Marconi (ex Città del Gusto) confermano l’ipotesi della denuncia presentata dal comitato di cittadini, assistiti dall’avvocato Edoardo Mobrici: quel progetto che prevede la creazione di appartamenti per circa 11mila metri quadri poggia su un falso condono.
L’INDAGINE
Inchiesta ex città del gusto: cinque indagati. E il condono è falso
Il progetto: creazione di molti appartamenti. Fra gli indagati anche Leoni già nel mirino dei pm per le vicende dello stadio della Roma
di Ilaria Sacchettoni
Uno storico abuso edilizio a cavallo di varie giunte, nessuna delle quali — inclusa l’ultima pentastellata — si sarebbe presa la briga di interferire con il progetto dei costruttori della famiglia Salini, bloccando i lavori. Gli approfondimenti giudiziari sulla trasformazione in appartamenti del complesso Uci Cinema di viale Marconi (ex città del Gusto) confermano l’ipotesi della denuncia presentata dai comitati cittadini, assistiti dall’avvocato Edoardo Mobrici: quel progetto che prevede la creazione di appartamenti per circa 11mila metri quadri poggia su un falso condono.
E dunque anche la decisione di dare il via libera a quella trasformazione sarebbe viziata in partenza. Al momento le indagini, coordinate dai magistrati Stefano Pizza, Francesca Passaniti e Roberto Cucchiari, individuano solo alcune responsabilità fra cui quella di abuso edilizio per il quale sono indagate cinque persone: i tre dirigenti del gruppo Salini e della sua «Zeis srl» (titolare del permesso) Pietro Salini, David Morganti, Bruno Moauro più i due funzionari del Campidoglio Angela Musumeci e Daniele Leoni, quest’ultimo già sotto inchiesta per l’affaire Parnasi e il suo stadio di Tor Di Valle.
Sulla vicenda è in corso una richiesta di sequestro che, semplicemente, giace sulla scrivania del gip da prima dell’estate. Ma perché mai è stato rilasciato un permesso di costruire alla «Zeis» se il condono è falso? Questo aspetto è ancora da chiarire soprattutto se si considera che molti in Campidoglio erano a conoscenza degli aspetti di illegittimità di quel condono: è affermato nella sentenza con la quale nei primi anni Duemila si giudicava una prima fase dell’inchiesta. Nell’esposto dei cittadini si pesa anche il ruolo della dottoressa Stefania Cicatiello, dirigente dell’unità organizzativa dell’ufficio comunale condoni, che avrebbe poi rilasciato il via libera. Nulla osta mai revocato dall’attuale maggioranza pentastellata i cui consiglieri avevano inizialmente intrapreso iniziative a sostegno del comitato dei cittadini.
17 ottobre 2018 | 07:18