Falsa testimonianza. Raggi, richiesto il rinvio a giudizio. Udienza preliminare 4 luglio 2024
Virginia Raggi imputata del delitto di cui all’art.372 c.p. perché escussa quale testimone nel corso del processo RG DIB 272/19 (vicenda Stadio della Roma) dichiarava di non aver potuto procedere all’annullamento della delibera 32/2014 (c.d. delibera Marino di approvazione dell’interesse pubblico connesso alla realizzazione del nuovo Stadio della Roma), auspicata dalla maggioranza perché l’Avvocatura Capitolina nel parere richiesto non aveva mai rappresentato eventuali profili di illeggitimità della delibera, ma, al contrario, aveva prospettato un obbligo risarcitorio in capo al Comune di Roma e responsabilità erariale in capo ai Consiglieri che avrebbero votato per l’annullamento, scongiurando l’adozione del provvedimento dell’annullamento; al contempo dichiarava di aver acconsentito alla rinegoziazione delle condizioni poste dal Comune di Roma per l’adozione di una nuova delibera di conferma dell’interesse pubblico, delegandovi suo consulente di fiducia Luca Alfredo Lanzalone (imputato nel procedimento), in tal modo rappresentava falsamente che la decisione di procedere a detta rinegoziazione fosse una “strada obbligata”, indicata e dipesa dal parere dell’Avvocatura Capitolina e non invece da quanto da lei rappresentato, nel corso delle varie riunioni da Luca Alfredo Lanzalone e Marcello De Vito (soggetti imputati del reato di corruzione), circostanza risultata falsa in quanto nei, pareri resi, l’Avvocatura Capitolina evidenziava svariati profili di criticità, non precludendo la percorribilità della strada dell’annullamento e/o della revoca della delibera Marino; inoltre, ommetteva di aver chiesto unitamente ad altri consiglieri eletti in quota M5S, un parere giuridico a Luca Alfredo Lanzalone in ordine alla possibilità di procedere all’annullamento della delibera e la natura delle risposte dei quesiti formulati.
Roma 7.5.2021