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Affari italiani: Sigilli al cantiere per un condono risalente agli anni ’90, risultato, dopo oltre 20 anni, falso

“Ex città del gusto abusiva”, un falso condono blocca i nuovi appartamenti
Sigilli al cantiere per un condono risalente agli anni ’90, risultato, dopo oltre 20 anni, falso

di Federico Bosi

Stop alla costruzione di appartamenti sull’area che, un tempo, ospitiva l’ex “Città del Gusto”. Il Gip dispone il sequestro dei cantieri a causa di un falso condono di oltre 20 anni fa.

Gli approfondimenti giudiziari sulla trasformazione in appartamenti del complesso di via Enrico Fermi, che ospitava il Gambero Rosso, un cinema, la Asl e un supermercato, hanno confermato, a due anni dalla prima denuncia, che il progetto si poggiava su un falso condono: in quell’area non era possibile costruire abitazioni .

Dalla denuncia dei cittadini sono infatti scaturite una serie di accertamenti sulla regolarità del condono a monte della costruzione non dell’attuale Piano Casa, bensì della Città del Gusto, oggi non più esistente, risalente all’epoca in cui nell’area era presente un consorzio agrario. Il condono, approvato negli anni ’90, avrebbe di fatto falsato le nuove cubature previste attualmente sull’area, poiché basate su di una procedura non regolare.

Nel dicembre 2017 il Piano Casa di via Fermi era stato già investito da un altro procedimento, questa volta amministrativo. La società edile Zeis aveva fatto causa al Comune di Roma per aver disposto uno stop al cantiere, causa accertamenti sulla legittimità del permesso ad intervenire sull’area. La Zeis lamentò un un danno di tempo e denaro pari a 4,6 milioni di euro, cifra che, secondo il Tar, Roma Capitale doveva pagare al costruttore.

Ora, appurato la verità, resta ancora da capire perché sia stato rilasciato un permesso per costruire nonostante un condono falso. Soprattutto se si considera che molti, in Campidoglio, erano a conoscenza dell’illegittimità di quel condono, poiché affermato nella sentenza con la quale nei primi anni del 2000 si giudicava una prima fase dell’inchiesta.

Nella giornata di lunedì, il Pm dovrebbe notificare la chiusura delle indagini e ufficializzare il blocco della costruzione di appartamenti nell’area.

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